PREMIATI

2023 Arch. Valentin Hostetter, Svizzera
2022 Arch. Sylvain Roumier
2021 Arch. Alessandro Livraghi, Italia
2020 Arch. Diego Conradin Vincenz Perez
2019 Arch. Elena Pozzoli, Italia
2018 Arch. Juliette Blatter, Francia
2017 Arch. Yuan Zhimin, Cina
2016 Arch. Alice Valtellino, Italia
2015 Arch. Geng Tian, Cina
2014 Arch. Nicola Andreani, Svizzera
2013 Arch. Lorenzo Roberto Pini, Italia
2012 Arch. Matteo Rapazzini, Italia
2011 Arch. Stefanie Häusler, Svizzera
2010 Arch. Jessica Stuecklin, Svizzera
2009 Arch. Chloe Portelette, Francia
2008 Arch. Francesco Ricci, Italia
2007 Arch. David Bellasi, Svizzera
2006 Arch. Alessandro Martinelli, Italia
2005 Arch. Anna Medeossi, Italia
2004 Arch. Mitsunori Sano, Giappone
2003 Arch. Lidor Gil-Ad, Israele
2002 Arch. Claudia Scholz, Germania

Architetto Valentin Hostetter, Svizzera

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Anno accademico 2022-2023

Atelier: Kersten Geers

Progetto: The Rack, un centro di smistamento pacchi a Milano Centrale

Commissione

Arch Ena Lloret Fritschi, Prof Carlo Dusi, Arch. Vitale Zanchettin, Prof. Howard Burns, Cosimo Filippini

Motivazione

Progetto ambizioso per un nuovo nodo di smistamento merci meccanizzato, integrato a funzioni di controllo, e collocato in posizione strategica nel nodo ferroviario di Milano. La proposta appare lungimirante nel riconoscere il ruolo crescente della logistica e individua le possibilità offerte dal rafforzamento di infrastrutture già esistenti, potenziando aree interstiziali. Pur lasciando consapevolmente aperti interrogativi di natura tecnica, il progetto definisce un modello teorico replicabile anche a diversa scala in contesti analoghi. I vantaggi determinati dalla centralizzazione di funzioni finora disperse nel territorio, sono evidenti. La struttura prevista è chiara, la rappresentazione di notevole efficacia.

Ambitious project for a new mechanized freight sorting hub, integrated with control functions and strategically located in the Milan railway center. The proposal is forward-looking, recognizing the growing role of logistics and identifying the opportunities offered by the strengthening of existing infrastructures and the enhancement of interstitial areas. While deliberately leaving open technical questions, the project defines a theoretical model that can be replicated on different scales in similar contexts. The advantages of centralizing functions that were previously scattered throughout the territory are obvious. The proposed structure is clear and its presentation is remarkably effective.

Tema lavoro di diploma

Milan.O - Storie.S*

Il Diploma 2022/2023 si svolgerà a Milano, sotto la direzione del professor Riccardo Blumer che ha individuato alcuni autori, selezionati in base alla disciplina di appartenenza (architetto, artista, regista, fotografo, scenografo, critico musicale, produttore televisivo, gallerista, illustratore, filosofo, storico) i quali proporranno una lettura di Milano attraverso una loro "storia", legata a luoghi specifici della città, anche d'epoche diverse.

Attraverso queste "storie" gli atelier saranno liberi di dare una interpretazione architettonica dei luoghi evocati, completandoli, immaginandoli o modificandoli secondo il principio che la città è architettura e che quindi le "storie" hanno precise dipendenze con le "forme".

Ogni autore terrà una lezione agli studenti in un luogo diverso di Milano, con l'obiettivo di compiere un "viaggio" nella città. Grazie alla collaborazione con il Consolato Generale e la Camera di Commercio Svizzera in Italia, alcuni incontri si svolgeranno presso il Centro Svizzero di Milano, nell'edificio progettato da Armin Meili.

Direzione

  • Riccardo Blumer

Professori di Diploma

  • Francisco e Manuel Aires Mateus
  • Walter Angonese
  • Michele Arnaboldi
  • Valentin Bearth
  • Riccardo Blumer
  • Martin Boesch
  • Frédéric Bonnet
  • Marc Collomb
  • Yvonne Farrell & Shelley McNamara
  • Kersten Geers
  • Bijoy Jain
  • Quintus Miller
  • João Nunes e João Gomes da Silva
  • Valerio Olgiati
  • Muck Petzet
  • Jonathan Sergison

Membri della giuria

  • Matilde Cassani
  • Christoph Frank
  • Paolo Zermani
  • Franz Graf
  • Mario Monotti
  • Carlo Dusi

Coordinamento

  • Monica Sciarini
  • Francesco Tencalla

* Fonte: arc.usi.ch, didattica, diploma

Milan.O - Storie.S*

The Diploma 2022/2023 will be set in Milan, under the direction of Professor Riccardo Blumer, who has identified various authors, selected on the basis of the fields they work in (architect, artist, theatre director, photographer, set designer, music critic, TV producer, gallerist, illustrator, philosopher, historian), who will present a reading of Milan, each through a "story" of their own, linked with specific places in the city, even from different periods.

Through these "stories" the design studios will be free to give an architectural interpretation of the places evoked, completing, imagining or modifying them, in keeping with the principle that the city is architecture and so the "stories" are precisely dependent on the "forms". Each author will give the students a lecture in a different place in Milan, with the purpose of making a "journey" through the city. Thanks to collaboration with the Consulate General and the Swiss Chamber of Commerce in Italy, some meetings will take place at the Swiss Centre in Milan, in the building designed by Armin Meili.

Director

  • Riccardo Blumer

Professors in charge

  • Francisco e Manuel Aires Mateus
  • Walter Angonese
  • Michele Arnaboldi
  • Valentin Bearth
  • Riccardo Blumer
  • Martin Boesch
  • Frédéric Bonnet
  • Marc Collomb
  • Yvonne Farrell & Shelley McNamara
  • Kersten Geers
  • Bijoy Jain
  • Quintus Miller
  • João Nunes e João Gomes da Silva
  • Valerio Olgiati
  • Muck Petzet
  • Jonathan Sergison

Jury members

  • Matilde Cassani
  • Christoph Frank
  • Paolo Zermani
  • Franz Graf
  • Mario Monotti
  • Carlo Dusi

Coordination

  • Monica Sciarini
  • Francesco Tencalla

* Source: arc.usi.ch, courses, diploma

Descrizione del progetto

Milanogram - The Rack - un centro di smistamento pacchi a Milano Centrale. Nel 1953, gli architetti Giulio Minoletti ed Eugenio Gentili vinsero un concorso per un progetto di un nuovo terminal aeroportuale presso la stazione centrale di Milano. Come complemento al progetto, proposero anche di riorganizzare la Piazza Ducale D'Aosta per facilitare l'accesso automobilistico. Inoltre, aggiunsero un nuovo edificio per uffici come facciata per la nuova area modernista. Il nuovo edificio, delle dimensioni di 180x12x83 metri, avrebbe dovuto ospitare uffici per l'amministrazione della stazione, oltre a spazi in affitto. A causa di un mancanzo di budget, il progetto non fu mai completato.

Nel contesto di una Milano alternativa proposta dal workshop, immagino l'arrivo delle Poste Italiane come ulteriore investitore, rendendo possibile il progetto. Tuttavia, la posizione attuale dell'edificio non è adatta a questo nuovo investitore, che sta anche progettando di costruire un nuovo centro di smistamento pacchi in previsione di un aumento della domanda in questo settore. Le Poste stanno quindi chiedendo che il progetto sia ripensato...

Negli ultimi 5 anni, il numero di pacchi inviati per posta è triplicato. È diventato imperativo aprire nuovi centri di smistamento. In molti paesi, le aziende postali stanno raddoppiando le loro infrastrutture e cercando modi sempre più veloci ed efficienti per consegnare i pacchi. Oltre alla crescente domanda, i consumatori richiedono tempi di consegna sempre più brevi, mettendo alla prova la logistica del sistema. La città di Milano è in un punto strategico per l'import-export tra l'Italia e il resto d'Europa. Storicamente, la città è stata pioniera nello sviluppo dei servizi postali. Tuttavia, la consegna delle merci affronta nuove sfide. L'uso di camion per il trasporto delle merci sta mettendo a rischio il paesaggio alpino, accelerando lo scioglimento delle nevi e aumentando l'inquinamento idrico. Pertanto, è necessario incentivare lo sviluppo del trasporto ferroviario. Il progetto si articola in due parti. La parte sostanziale del programma, ovvero il centro di smistamento, i ristoranti, i negozi e un asilo nido, saranno collocati negli attuali portici della stazione di Milano, ora in stato di abbandono. Un edificio con gru posizionato direttamente sui binari permetterà di caricare i contenitori sui treni attraverso un'apertura nel tetto del centro di smistamento. I primi piani di questo stesso volume, in dialogo con la composizione degli edifici esistenti sui binari, ospiteranno anche gli uffici amministrativi del centro di smistamento.

La seconda parte del programma è situata ai piani superiori dell'edificio con la gru. Qui troviamo gli uffici amministrativi per la Stazione Centrale di Milano, così come le funzioni assegnate a una torre di controllo standard per la gestione dei punti. Come la maggior parte degli edifici di controllo, l'edificio ha una 'testa' in cui è situata la parte principale del centro di controllo. Ironicamente, l'edificio ha anche una 'coda' per completare la metafora. La zoo-morfologia dell'edificio è un eco diretto della prima stazione di controllo, situata a una cinquantina di metri avanti sui binari.

Il progetto si presenta come un intervento sia brutale che rispettoso, che ci obbliga a rivalutare l'attenzione che prestiamo ai chilometri di portici abbandonati dietro la stazione di Milano. In linea con i progetti di Archigram, la proposta ravviva l'immaginario di una città connessa in rete.

Milanogram - The Rack - Package Sorting Center at Milano Centrale Main Station. In 1953, the architects Guilio Minoletti and Eugenio Gentili won the competition for a project for a new airport terminal at Milan's central station. As an addition to the project, they also proposed to rearrange the Piazza Ducale D'Aosta to facilitate car access. They are also adding a new office building as a façade to the new modernist area. The new building, measuring 180x12x83 metres, was to house offices for the station's administration as well as rental space. Due to a lack of budget, the project was never completed.

In the context of an alternative Milan proposed by the workshop, I imagine the arrival of Poste Italiane as an additional investor, making the project possible. However, the current position of the building does not suit this new investor, who is also planning to build a new parcel sorting centre in anticipation of an increase in demand in this sector. La Poste is therefore asking for the project to be rethought...

Over the last 5 years, the number of parcels sent by post has tripled. It has become imperative to open new sorting centres. In many countries, postal companies are doubling their infrastructure and looking for ever faster and more efficient ways of delivering parcels. In addition to growing demand, consumers are demanding ever-shorter delivery times, which is putting the system's logistics to the test. The city of Milan is at a strategic point for import-export between Italy and the rest of Europe. Historically, the city was a pioneer in the development of postal services. However, the delivery of goods is facing new challenges. The use of lorries to transport goods is endangering the Alpine landscape by accelerating snowmelt and increasing water pollution. We therefore need to encourage the development of rail transport. The project can be read in two parts. The bulk of the programme, i.e. the sorting centre, restaurants, shops and a day nursery, will be located in the existing arcades of Milan station, which are now derelict. A crane building placed directly on the tracks will allow containers to be loaded onto trains through an opening in the roof of the sorting centre. The first floors of this same volume, in dialogue with the composition of the existing buildings on the tracks, also house the sorting centre's administrative offices.

The second part of the programme is located on the upper floors of the crane building. Here we find the administrative offices for Milano Centrale station, as well as the functions assigned to a standard control tower for managing the points. Like most control buildings, the building has a 'head' in which the main part of the control centre is located. Ironically, the building also has a 'tail' to complete the metaphor. The zoo-morphology of the building is a direct echo of the first control station, located some fifty metres ahead on the tracks.

Le projet se présente comme une intervention à la foi brutale et respectueuse, qui oblige à reconsidérer l'attention que nous portons aux kilomètres d'arcades abandonnées à l'arrière de la gare de Milan. Dans la continuité des projets d'Archigram, la proposition fait renaitre l'imaginaire d'une ville-réseaux. The project presents itself as an intervention that is both brutal and respectful, forcing us to reconsider the attention we pay to the kilometres of abandoned arcades at the back of Milan station. In keeping with Archigram's projects, the proposal revives the imagination of a networked city.

Tavole del progetto

© Copyright Accademia di architettura Mendrisio / Progetto di Valentin Hostetter / Foto modello di Alberto Canepa.